(Tra le mie preferite)
Fotografa contemporanea; osserva la parte trasgressiva e nascosta della vita della
città con un approccio intimo e personale. I ricordi privati divengono
opere d'arte solo dopo la decisione di esporli. Ritrae amici e
conoscenti, ma anche se stessa come nel celebre Autoritratto un mese
dopo essere stata picchiata. Il suo stile diventa un'icona della sua
generazione difficile ed esso assume un'ulteriore svolta dopo la
diffusione dell'AIDS che mette in discussione la sua fiducia nel potere
delle immagini rendendole chiaro che esse le mostravano solo coloro che
aveva perso. La Goldin intende le foto che documentavano la vita
quotidiana dei suoi amici sieropositivi in funzione di valenza sociale e
politica, e come attivista di Act Up organizza la prima grande mostra
sull'AIDS a New York nell'89. fonte
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